E’ importante sapere che la vita media di un tappeto erboso è di circa 10 anni. La sua stanchezza si inizia ad avvertire con l’ingiallimento dell’erba, l’asfissia delle radici, il diradamento a chiazze e la comparsa delle infestanti.
A questo punto rimane solo di lavorare per almeno 15-25 cm il terreno con una fresa, facendo attenzione ad asportare tutta l’erba rimasta in superficie.
Se mancanti questa è l’occasione giusta per inserire un buon impianto di drenaggio, di irrigazione e elettrico per l’illuminazione.
Livellare accuratamente il terreno con terriccio apposito e procedere alla semina, con Luna crescente.
Si effettua anche la risemina di rinfoltimento, previa rasatura, fare attenzione alle formiche che incessantemente provvederanno a trasportare e ammucchiare il seme, aspettare una giornata di pioggia potrebbe aiutare in tal senso.
Per tutti i prati sani si effettueranno ancora due rasature, tenendo presente le piogge e l’andamento delle temperature che influiranno sulla crescita.
Fino a fine mese si continua con le irrigazioni, anche se meno frequenti.
Passare la scopa metallica sul prato agevola l’eliminazione delle foglie e del feltro che provocano marciumi, malattie fungine ed asfissia; per grandi estensioni si ricorre a macchine arieggiatrici.
Concimare con prodotti a basso contenuto di azoto che in questo periodo non è fondamentale, mentre lo sono Potassio che sostiene gli steli e Fosforo essenziale per dare energia alle radici che affronteranno meglio i rigori invernali e daranno vigore alla ripresa vegetativa primaverile.
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